Aiutiamo i bambini a tornare a scuola

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Dall’inizio dell’avanzata dello Stato Islamico nel giugno scorso, oltre 2500 bambini iracheni sono nati nella condizione di rifugiati. Una media di 40 al giorno. Hanno appena aperto gli occhi alla vita, eppure il loro futuro è già gravemente compromesso. Esattamente come quello di tanti bambini e ragazzi che con le loro famiglie hanno dovuto abbandonare la propria casa in cerca di salvezza. Rania e Ranin sono due gemellini di 10 anni. Sono inseparabili e fino a qualche mese fa, ogni giorno andavano felici a scuola insieme a Qaraqosh. Poi però lo Stato Islamico ha preso possesso del villaggio e i due piccoli sono dovuti fuggire ad Ankawa assieme alla loro mamma, Thirka. Il loro papà, un poliziotto, è stato ucciso cinque anni fa in un attacco dinamitardo. Pensando a Rania e Ranin e a migliaia di altri bambini ACS vuole donare 8 scuole prefabbricate - 4 ad Ankawa e 4 tra Duhok e Zakho – che permetteranno a circa 15mila ragazzi e bambini di continuare a studiare. «Soltanto una buona istruzione offrirà ai miei figli la possibilità di un futuro migliore – ci ha detto la mamma di Rania e Ranin – altrimenti per loro non vi è alcuna speranza». ACS DEVE RACCOGLIERE 2 MILIONI DI EURO PER DONARE LE 8 SCUOLE PREFABBRICATE AI BAMBINI IRACHENI