Libano: aiutiamo i bambini orfani e abbandonati

Dal 2019 nel Paese regnano rabbia, sconforto e disperazione per la gravissima crisi economica, sociale e politica. L’80% della popolazione vive in povertà, le famiglie a fatica riescono a sfamarsi e a pagare l’affitto, tante finiscono in strada. I bambini sono le vittime più indifese, e ad assistere quelli abbandonati o rimasti orfani ci sono soltanto le strutture cattoliche.
A Jezzine, le suore maronite della Sacra Famiglia accudiscono 25 bambini, nutrendoli anche di un amore che non hanno mai conosciuto.
La direttrice, suor Rose-André Imad, fa sempre più fatica a far quadrare i conti, sia quelli della spesa quotidiana sia quelli dell’elettricità che ha raggiunto costi insostenibili. Lei e le sue consorelle Vi chiedono aiuto per far fronte alle necessità alimentari e per l’acquisto di pannelli solari che eviterebbero i costi della bolletta elettrica.




Cari benefattori e amici di ACS Italia,

sono suor Rose-André Imad e Le scrivo da Jezzine, una città del Libano distante 70 chilometri dalla capitale Beirut. Il Medio Oriente – a cui il mondo intero, in questo drammatico momento storico, guarda con grande apprensione – per noi cristiani ha un valore inestimabile. Qui ha avuto origine la nostra fede, qui ci sono i luoghi sacri legati alla Natività e agli altri misteri della vita del Signore.
Nonostante sia così antica, la presenza cristiana si riduce ogni giorno di più, e quanto sta accadendo in queste settimane aumenta la nostra angoscia.
Per molte famiglie cristiane l’emigrazione è, ormai da molti anni, l’unica possibilità per sopravvivere. Amano la loro patria, ma le conseguenze dei conflitti e delle crisi economiche sono per loro particolarmente gravi, anche per l’emarginazione che subiscono in società sempre più islamizzate. I loro salari sono insufficienti a portare il cibo in tavola e anche le medicine sono un bene di lusso. Emigrare, dunque, sembra inevitabile.


Cosa possiamo fare per fermare questo esodo?


Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), alla quale ci rivolgiamo sempre con speranza, condivide questa nostra sofferenza e realizza ogni anno decine di iniziative che ci consentono di rimanere nella nostra patria, perché non è possibile  immaginare il Medio Oriente senza cristiani.

In questi tempi difficili mi sono rivolta ad ACS per la sopravvivenza dell’orfanotrofio di cui sono responsabile a Jezzine e che si prende cura di bambini abbandonati o senza più genitori. Ma siamo in tanti a bussare al cuore generoso dei benefattori di ACS. Abbiamo bisogno di aiuto affinché il cuore del cristianesimo continui a battere e i nostri fratelli non si sentano dimenticati.


Insieme ci inginocchiamo davanti a Dio che si fa Bambino e, con gratitudine, invio gli auguri miei e di tutte le comunità cristiane del Medio Oriente per il Santo Natale.


Jezzine, 10 novembre 2023


                    Suor Rose-André Imad
                    Responsabile orfanotrofio di Jezzine (Libano)