La Siria sta affrontando una fase delicata e incerta. Dopo la deposizione del regime di al-Assad, la popolazione si trova a vivere sospesa tra la speranza di un futuro migliore e la paura di nuovi ostacoli. È un momento fragile, soprattutto per i cristiani in Siria, che oggi più che mai hanno bisogno di sentirsi accolti, protetti e sostenuti.
Aiuto alla Chiesa che Soffre ha raccolto testimonianze dirette da città chiave come Homs e Aleppo, dove la comunità cristiana vive con prudenza un momento storico di grande incertezza.
Paura e difficoltà a Homs
A Homs l’atmosfera è tesa. Le scorte di cibo e carburante scarseggiano e i prezzi continuano a salire, rendendo difficile anche la sopravvivenza quotidiana. Per i cristiani, l’insicurezza è ancora più grande: «Se la nuova costituzione sarà basata sulla sharia, non avremo più libertà. Dovremo lasciare il nostro Paese, la nostra casa, le nostre radici», ha confidato ad ACS un contatto locale.
Questa comunità è stanca. Dopo anni di silenzio imposto, adesso si trova ad affrontare la paura di passare da un regime oppressivo a uno che limita ulteriormente le libertà individuali.
Aleppo: piccoli segnali di speranza
Ad Aleppo, invece, la vita prova lentamente a riprendere colore. Le scuole cristiane hanno riaperto, gli ospedali funzionano di nuovo e le chiese iniziano a prepararsi per il Natale. Un messaggio di speranza che, però, poggia su basi fragili.
«Dopo tutto quello che abbiamo passato, fidarci è difficile. Ma dobbiamo andare avanti»
Un cristiano di Aleppo ad ACS
Le Messe domenicali si sono svolte regolarmente e senza incidenti sia a Homs che ad Aleppo. Nonostante segnalazioni isolate di discriminazione e aggressioni a sfondo religioso, ACS non ha rilevato segni di persecuzione sistematica. La comunità cristiana osserva con prudenza il nuovo scenario, consapevole delle sfide ma anche dei segnali di speranza.
ACS per la Siria
In un clima di incertezza, Aiuto alla Chiesa che Soffre continua ad essere al fianco della Chiesa in Siria con i progetti per garantire accesso al cibo per bambini, beni di prima necessità agli sfollati e cure mediche.