Strage in una chiesa protestante nel Nord Kivu: uccisi donne, bambini e anziani. Questo massacro arriva in un momento molto delicato per la regione, dato il peggioramento della situazione umanitaria.
Un massacro brutale ad opera dei ribelli ADF
Secondo fonti locali di Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), oltre 70 cristiani sono stati brutalmente assassinati nella chiesa protestante di Maiba, vicino a Lubero, nel Nord Kivu, Repubblica Democratica del Congo. Gli omicidi, avvenuti tra il 12 e il 15 febbraio, sono stati perpetrati dai ribelli delle Allied Democratic Forces (ADF), un gruppo terroristico islamista di origine ugandese. Circa 100 persone sono state prese in ostaggio, e molte delle vittime sono state trovate legate e decapitate. Tra loro vi erano donne, bambini e anziani. Una fonte anonima, per motivi di sicurezza, ha riferito che i rapiti vengono spesso costretti a marce forzate come schiavi del gruppo armato e chi non resiste viene ucciso sul posto.

Crescente insicurezza e rischio di nuove offensive
Questo massacro si inserisce in un contesto di crescente instabilità nella Repubblica Democratica del Congo. Le province del Nord Kivu e del Sud Kivu sono teatro di violenti scontri tra l’esercito congolese e il gruppo armato M23, sostenuto dal Ruanda. Dal 24 dicembre, l’UNHCR stima che mezzo milione di civili siano stati costretti a fuggire. Il timore ora è che l’M23 possa avanzare verso Butembo, la seconda città più grande del Nord Kivu, dopo aver già preso il controllo di Goma e Bukavu.
Il sostegno di ACS
Oltre alla preoccupazione per le attività delle ADF, la fonte locale di ACS ha espresso il timore che nei prossimi giorni l’M23 possa conquistare Butembo, la seconda città più grande del Nord Kivu, come ha fatto con Goma, il capoluogo di provincia, e Bukavu, capoluogo del Sud Kivu.
«C’è molta sofferenza psicologica a Butembo, perché la guerra è letteralmente alle nostre porte. Abbiamo visto come altre regioni sono state travolte dal caos, e ora sembra che sia il nostro turno».
Fonte locale anonima per motivi di sicurezza
ACS Italia sostiene con la preghiera il popolo congolese.