Sosteniamo la formazione di sacerdoti e diaconi a Bouar

Padre Pozzi trasportato in ospedale per essere passato su una mina antiuomo

La Repubblica Centrafricana è una delle nazioni più povere e sottosviluppate del mondo e continua a essere afflitta da conflitti e tentativi di colpo di Stato. Molte aree del Paese sono sotto il controllo effettivo di una varietà di gruppi ribelli armati.

Recentemente anche le mine antiuomo sono diventate una minaccia crescente, sepolte sotto le strade dai ribelli. Molte persone sono state ferite o uccise: da gennaio ad aprile 2023 sono stati colpiti anche due sacerdoti missionari della diocesi di Bouar. Il 10 febbraio il carmelitano italiano Padre Norberto Pozzi, 71 anni, è passato in auto su una mina antiuomo che è esplosa (in foto il momento del trasporto in ospedale dopo l’incidente). Sorprendentemente è sopravvissuto, ma è stato gravemente ferito e ha perso il piede sinistro. Il 16 aprile un altro sacerdote italiano, Padre Arialdo Urbani (83 anni), è passato in auto su una mina: è rimasto illeso, ma quattro dei suoi passeggeri sono morti, due erano bambini.

Purtroppo, molte persone nel Paese hanno subìto il trauma degli attacchi dei ribelli, sono state costrette ad assistere a familiari e vicini brutalizzati e assassinati, o al triste spettacolo delle loro case bruciate. I sacerdoti stessi hanno spesso assistito a questo tipo di violenza e hanno dovuto aiutare le vittime, o sono stati loro stessi oggetto di tali attacchi.

Nonostante ciò, la Chiesa continua ad annunciare la Buona Novella del Vangelo e ad amministrare i Sacramenti ai fedeli. Allo stesso tempo, è indotta dalle circostanze a intervenire per dare il suo aiuto in molti settori che sono propriamente di competenza dello Stato. Ad esempio, fornendo assistenza sanitaria di base, gestendo scuole e asili, fornendo aiuti allo sviluppo, negoziando con i vari gruppi armati e offrendo continuamente rifugio alle vittime degli attacchi dei ribelli.

Le sfide che attendono i suoi sacerdoti e gli operatori pastorali sono immense. E così ogni anno la diocesi di Bouar organizza incontri di formazione per l’équipe pastorale composta da 45 persone tra sacerdoti e diaconi. Quest'anno uno psichiatra li aiuterà a capire come accompagnare le persone traumatizzate dalla violenza.

Il programma di formazione per il sostegno alle vittime comprende anche la formazione alla tutela dei minori e altre questioni di amministrazione parrocchiale, perché la maggior parte dei sacerdoti non ha conoscenze preliminari a riguardo al momento dell'assegnazione alle parrocchie.

Queste sessioni di formazione si sono già rivelate estremamente preziose negli anni precedenti, e per questo vogliamo continuare a sostenerle.

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