Paradossalmente, diversi segnali indicano come in alcune aree del Medio Oriente i cristiani vivano in condizioni peggiori rispetto a quelle vissute durante l’occupazione da parte dello Stato Islamico (ISIS).
Vi sono prove che dimostrano come la minaccia alla sopravvivenza di alcune delle comunità cristiane più antiche al mondo si sia notevolmente aggravata. L’involuzione è particolarmente marcata in Siria dove, nel giro di un decennio, il numero di cristiani è crollato da 1,5 milioni (il 10 per cento della popolazione) del 2011, prima dell’inizio della guerra, ai circa 300.000 attuali (meno del 2 per cento della popolazione).
All’indomani delle esplosioni avvenute a Beirut il 4 agosto 2020, il cui impatto maggiore è stato avvertito nel quartiere cristiano, i leader della Chiesa libanese hanno messo in dubbio la sopravvivenza a lungo termine della comunità.
Fonte: Perseguitati più che mai, p. 10
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