Sono ben 120.000, di cui 30.000 bambini, coloro che in pochissimi giorni hanno preferito abbandonare le loro case raggiungendo la capitale Erevan, in Armenia, per mettersi in salvo. L’obiettivo degli occupanti azeri, fin dall’inizio della loro offensiva nel 2020, era realizzare una pulizia etnica e, allo stesso tempo, distruggere i simboli cristiani.
Questi fratelli non hanno avuto scelta, come ha raccontato il Patriarca di Cilicia dei cattolici armeni, Raphaël Bedros XXI Minassian: «Hanno perso tutto, completamente tutto. Mi trovo purtroppo a pronunciare ancora una volta la parola genocidio. Queste persone sono vittime di un genocidio. Hanno ucciso e torturato le persone. Se la prendono anche con gli anziani. È una cosa umanamente inaccettabile, inammissibile. Ma nessuno ne parla».
Le Chiese sono impegnate nella loro assistenza e hanno lanciato un appello ad Aiuto alla Chiesa che Soffre perché non hanno mezzi sufficienti per aiutare le decine di migliaia di rifugiati in cerca di salvezza e consolazione.
Contribuendo a questa Campagna speciale donerai loro cibo per sfamarsi, prodotti per l’igiene e le medicine necessarie agli anziani e a tutti coloro che hanno bisogno di cure.
ACS ha preso contatto con Padre Mikael Bassalé, religioso dell’Istituto del Clero Patriarcale di Bzommar e Amministratore Apostolico dell’Europa dell’Est, perché a lui e ai suoi confratelli verrà affidato quanto raccoglieremo. Hanno subito organizzato l’accoglienza e godono della nostra totale fiducia. L’auspicio è che le istituzioni nazionali e sovranazionali, ONU e Unione Europea innanzitutto, intervengano tempestivamente ed efficacemente per garantire la sicurezza delle famiglie così gravemente minacciate.
Noi vogliamo sostenerli subito, assicurando il necessario aiuto a una comunità che sta subendo l’odio anticristiano tra la quasi totale indifferenza del mondo.
Grazie di cuore per quanto potrai donare!