Pochi giorni dopo la sua elezione, Papa Leone XIV ha accolto in Vaticano Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, Arcivescovo Maggiore di Kyiv-Halyč. Rivolgendosi poi al Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede, il Pontefice ha espresso un desiderio forte e chiaro: «Un mondo in cui ognuno possa realizzare la propria umanità nella verità, nella giustizia e nella pace», citando in particolare «i contesti […] più provati, come l’Ucraina e la Terra Santa».
Sulla scia di queste parole, Aiuto alla Chiesa che Soffre – Italia (ACS Italia) ha deciso di attivarsi concretamente, lanciando una nuova campagna di raccolta fondi a sostegno dei cristiani ucraini, colpiti da oltre tre anni di guerra.

Il grido dei sacerdoti di Kyiv-Zhytomyr
A chiedere aiuto è stato Mons. Vitaly Kryvytskyi, Vescovo di Kyiv-Zhytomyr, che ha raccontato la realtà di 175 sacerdoti operativi in 149 parrocchie della diocesi, tra cui 81 religiosi appartenenti a diverse congregazioni – carmelitani, cappuccini, dehoniani, pallottini – privi di ogni sostegno statale.

Oggi le parrocchie sono diventate centri di accoglienza per sfollati e bisognosi, oltre che luoghi di distribuzione di aiuti umanitari anche nei villaggi più isolati. «Ringrazio Aiuto alla Chiesa che Soffre per il sostegno dimostrato in questi tempi difficili», ha scritto Mons. Kryvytskyi. «Chiediamo un aiuto per garantire ai nostri sacerdoti mezzi dignitosi per vivere e per continuare a servire le nostre comunità».
Con questa iniziativa, ACS Italia rinnova il suo impegno a fianco delle comunità cristiane perseguitate e in difficoltà, rispondendo all’accorato appello del Santo Padre.
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