Il dramma dei cristiani

in Burkina Faso

In Burkina Faso, la violenza dei gruppi islamisti ha devastato interi villaggi cristiani. Lo scorso agosto, più di 400 persone sono state uccise durante uno degli attacchi più sanguinosi della storia del Paese. Le comunità cristiane sono nel mirino, e molte famiglie sono state costrette a fuggire, perdendo tutto. La Chiesa locale distribuisce aiuti alimentari e supporto spirituale, ma hanno bisogno del nostro sostegno.

La Chiesa: un rifugio per i sopravvissuti

Sono 2 milioni gli sfollati interni: bambini, donne e uomini sono in fuga, privi di tutto e cercano di arrivare in luoghi sicuri. I sopravvissuti a queste tragedie trovano un primo rifugio nella Chiesa. Le diocesi, attraverso le parrocchie e i gruppi di volontari, distribuiscono aiuti alimentari e assicurano assistenza spirituale alle famiglie provate dalla violenza che ha sconvolto le loro vite.

Padre Romuald Fuambu Nsanyi, della diocesi di Nouna, si è rivolto ad Aiuto alla Chiesa che Soffre chiedendo un aiuto per 200 bambini sfollati. Con una donazione possiamo aiutarli a superare i traumi e consentire loro di tornare a scuola, un impegno  quotidiano essenziale per restituirli alla normalità.

Libano: una crisi che si aggiunge al conflitto

In Libano, la crisi economica e politica ha ridotto la popolazione cristiana in condizioni di povertà estrema.  Le famiglie cristiane vivono sull’orlo del baratro a causa della gravissima crisi politico-economica che si protrae da troppo tempo. A ciò si aggiungono le drammatiche conseguenze del conflitto in Terra Santa. Tutto ciò in duce molti a emigrare, abbandonando la propria patria per un futuro incerto.

Nonostante le difficoltà, le Suore Missionarie del Santissimo Sacramento, con il sostegno della fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre, stanno sostenendo le famiglie cristiane di 31 villaggi a Beit Hebbak, una zona rurale nei pressi di Jbeila. La loro missione: offrire cibo, istruzione e beni di prima necessità alle famiglie che non hanno più nulla.