Quando si parla di libertà religiosa l’impressione è che sia percepita come un diritto che interessa solo a qualche “addetto ai lavori”. Leone XIV, ricevendo una delegazione di ACS lo scorso 10 ottobre, ci ha tuttavia ricordato che «il diritto alla libertà religiosa non è facoltativo ma essenziale».
Per fare luce su questo tema, pochi giorni dopo l’Udienza pontificia abbiamo presentato a Roma, alla presenza del Segretario di Stato vaticano Card. Parolin, la XVII edizione del Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo.
I risultati della ricerca di ACS, che esamina il periodo che va dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2024, sono sintetizzati negli articoli de L’Eco dell’Amore n. 8.
Indice
Ideologia come cuore della persecuzione e della discriminazione
Nelle icone San Giorgio viene ritratto mentre colpisce al cuore il drago. Se ci poniamo di fronte al drago della persecuzione e della discriminazione, come possiamo identificare il suo cuore? Se dovessimo rispondere con una sola parola diremmo “ideologia”.
Con il termine ideologia ci riferiamo a un sistema di idee che intende sostituire la natura umana e la complessità dell’esperienza con una seconda realtà parallela, costruita su diverse matrici. Il tentativo di attuare questo sistema di idee determina effetti deleteri.
Il mito di Procruste come metafora dell’ideologia
Il politologo statunitense Scott Segrest, a questo proposito, richiama il mito greco di Procruste, il quale aveva una strana ossessione per il suo letto degli ospiti: se i piedi dello sventurato sporgevano, Procruste glieli avrebbe tagliati; se il corpo dell’ospite era troppo corto, lo avrebbe allungato fino a fargli raggiungere la lunghezza ritenuta giusta.
Secondo Segrest si tratta di una metafora perfetta di ciò che fa l’ideologia: essa violenta la natura e la realtà per adattarle a un modello prestabilito.
Le ideologie che oggi limitano la libertà religiosa
Ma cosa significa questo concretamente? Pensiamo all’Occidente: trent’anni fa San Giovanni Paolo II ci mise in guardia da una forma di limitazione della libertà religiosa meno evidente dell’aperta persecuzione.
Il Pontefice si riferiva alla pretesa che una società democratica debba relegare nell’ambito delle opinioni personali le diverse convinzioni religiose e i conseguenti principi morali. A prima vista, notava, ciò sembra essere un atteggiamento di dovuta imparzialità e neutralità, l’unico approccio illuminato possibile in un moderno Stato pluralistico. Questa convinzione, oggi così diffusa, rappresenta un’ideologia.
Tra le forme di limitazione della libertà religiosa basate sull’ideologia troviamo:
- Regimi autoritari: alcuni di essi si fondano su di un’ideologia che unisce il comunismo, nella variante del XXI secolo, con le dinamiche più problematiche del capitalismo.
- L’islamismo: anch’esso un fenomeno ideologico, che comprende inscindibilmente il fattore religioso e la componente politica, in un connubio potenzialmente dirompente.
- Il nazionalismo etno-religioso: rappresenta un’ideologia che unisce la virulenza tipica del nazionalismo con la potenza evocativa della componente religiosa.
- La criminalità organizzata: potrebbe essere considerata l’unica causa di persecuzione esente da questa caratteristica, tuttavia questo non è del tutto vero. Pensiamo ad esempio al “culto della santa muerte”, associato alle attività dei gruppi criminali, fenomeno riscontrato in Ecuador, Guatemala e Messico. Le organizzazioni avvertono il bisogno di un collante ideologico, di rituali e simboli per assicurare la maggiore coesione esistenziale dei membri dei sodalizi criminali.
La fede cattolica come risposta all’ideologia
L’ideologia può essere considerata il cuore del drago. San Giorgio, in questa breve riflessione, rappresenta invece la fede cattolica. Niente è più efficace di essa come antidoto contro il veleno delle ideologie. La fede cattolica, infatti, tutela la natura, la valorizza e la inserisce in una benefica dinamica trascendente.
Ma affinché la buona battaglia di San Giorgio possa essere pacificamente combattuta, la fede deve essere libera:
- libera di diffondersi;
- libera di trasmettersi;
- libera di consolidarsi.
E per questo, come ci ha ricordato il Pontefice, «il diritto alla libertà religiosa non è facoltativo ma essenziale».
I temi trattati nell’Eco dell’Amore 8
Questo numero dell’Eco dell’Amore accompagna il lettore in un percorso di approfondimento e testimonianza, attraverso notizie e comunicati che aiutano a comprendere le sfide attuali alla libertà religiosa e l’impegno concreto di Aiuto alla Chiesa che Soffre nel mondo. Accanto all’editoriale introduttivo, trovano spazio:
- Un articolo dedicato ai risultati principali della XVII edizione del Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo, che analizza persecuzione e discriminazione nel periodo 2023–2024.
- Un contributo sulla Red Week – Settimana Rossa di ACS, con il racconto delle iniziative, delle celebrazioni e degli eventi pubblici organizzati in Italia per richiamare l’attenzione sulle persecuzioni dei cristiani.
Un articolo sulla nomina del Cardinale Kurt Koch a Presidente internazionale di ACS, che segna un passaggio significativo nella vita della Fondazione.