Anno: 2025
Regione: Messico
Il Messico è una terra splendida ma profondamente ferita. I cartelli della droga e la criminalità organizzata diffondono paura e violenza, colpendo senza pietà anche le comunità cristiane e i sacerdoti. Eppure, proprio in questo scenario, la Chiesa continua a generare speranza attraverso i giovani seminaristi che hanno deciso di donare la propria vita a Dio.
La testimonianza di Daniel Alejandro
In Messico, la violenza dei cartelli della droga e della criminalità organizzata non risparmia nessuno: comunità, famiglie e persino i sacerdoti che scelgono di restare accanto alla loro gente. In questo contesto fragile e insicuro, la fede ha bisogno di guide coraggiose. Giovani come Daniel Alejandro, 19 anni, hanno lasciato tutto per rispondere a una chiamata che supera ogni paura
Daniel Alejandro, 19 anni, seminarista: “Cercavo la realizzazione nelle cose che il mondo mi proponeva… ma erano tutti obiettivi vuoti,” racconta.
Oggi Daniel continua, insieme a molti altri giovani, il suo percorso al Seminario Redemptoris Mater di Città del Messico. Studiano filosofia, partecipano attivamente alla vita delle parrocchie e vivono esperienze di solidarietà, missione e preghiera.
Ma questo cammino è a rischio: il Seminario non può sostenere da solo i costi della formazione dei giovani.

La formazione e il sostegno ai seminaristi
La formazione che ricevono i seminaristi è completa e integrale:
- ogni giorno vivono la celebrazione eucaristica, l’adorazione al Santissimo, la Lectio Divina e l’accompagnamento spirituale;
- partecipano a convivenze e missioni popolari;
- studiano filosofia e teologia presso l’Università Cattolica Lumen Gentium;
- si impegnano in parrocchia al fianco di sacerdoti e laici, portando la freschezza della loro fede a chi ha bisogno di ascoltare la Parola di Dio.
Tutto questo, però, ha un costo che il seminario non può sostenere da solo. Senza l’aiuto di benefattori generosi, il cammino di questi giovani seminaristi rischia di interrompersi.
Con la tua donazione, puoi dare a Daniel e ai suoi compagni la possibilità di completare la loro formazione da seminaristi e diventare guide forti, capaci di servire la Chiesa e le comunità ferite in cui opereranno.