Nel 2024 Aiuto alla Chiesa che Soffre ha raccolto 139,3 milioni di euro in donazioni e lasciti. Sommando le riserve dell’anno precedente, il totale ha permesso di finanziare attività per 141,5 milioni di euro. Grazie alla generosità di quasi 360.000 benefattori nei 23 Paesi in cui ACS ha una presenza nazionale, la Fondazione ha sostenuto 5.335 progetti in 137 Paesi del mondo.
Il 79,8% dei fondi è stato destinato direttamente alla missione: l’84,7% a progetti di aiuto concreto, il restante 15,3% a iniziative di informazione, preghiera e difesa dei cristiani perseguitati. Le spese amministrative hanno rappresentato il 7,5%, mentre quelle pubblicitarie il 12,7%, entrambe considerate essenziali per il buon funzionamento dell’opera.
L’Ucraina è stato il Paese più sostenuto per il terzo anno consecutivo, seguita da Libano e India. A livello regionale, l’Africa ha ricevuto il maggior sostegno (30,2%), con Nigeria e Burkina Faso tra i principali beneficiari. L’Asia-Oceania ha ricevuto il 18,7% dei fondi, seguita dal Medio Oriente (17,5%), dall’America Latina (16,8%) e dall’Europa (15,9%). Il restante 0,9% è andato ad altre regioni.
Messa, formazione, costruzione: il cuore della missione
Nel 2024 ACS ha sostenuto la celebrazione di quasi 1,85 milioni di messe in tutto il mondo, a beneficio di 42.252 sacerdoti, il numero più alto mai registrato nella storia della Fondazione. È stato sostenuto anche un seminarista su 11 nel mondo, con quasi 10.000 giovani in formazione, soprattutto in Africa.
Il 28,2% degli aiuti è andato alla formazione di sacerdoti, religiosi e laici. Le offerte per le messe e gli aiuti di sussistenza per le religiose hanno rappresentato il 23,9%, mentre i progetti di costruzione (oltre 750 attivi) hanno ricevuto il 23,6% dei fondi.
Importante anche il sostegno alla mobilità pastorale, con 1.141 veicoli distribuiti: automobili, biciclette, motociclette, barche, autobus e un camion.
Gli aiuti di emergenza hanno rappresentato il 10,7% del totale. Tutti i risultati finanziari sono certificati da PwC (PricewaterhouseCoopers).
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