Aiutiamo i cristiani in Libano, Pakistan e R. D. del Congo

La missione di ACS è offrire sostegno a comunità in difficoltà, aiutandole a superare le sfide più difficili. Attraverso una tua donazione per queste iniziative interveniamo nel martoriato Medio Oriente, in Asia e in Africa, donando conforto alle comunità cristiane oppresse in tre nazioni.

 

 

 

R. D. del Congo - Una vita per Cristo: sosteniamo gli studi di 116 seminaristi.

In tre seminari 116 giovani stanno studiando per diventare sacerdoti: 49 in quello interdiocesano a Lolo, 37 a Bulengera nel seminario dei padri Agostiniani dell’Assunzione e 30 nel seminario dei Servi della Carità nella capitale Kinshasa. Tutti questi giovani hanno in comune un nobile obiettivo: diventare ministri di Dio per essere un segno tangibile della Sua vicinanza e accompagnare le comunità parrocchiali nel loro cammino quotidiano. È una scelta rischiosa e coraggiosa in un Paese lacerato da povertà, violazioni dei diritti umani e violenze contro i cristiani. Con il nostro aiuto 116 seminaristi potranno completare la loro formazione.

 


Pakistan - Senza di loro tutto si ferma: costruiamo 3 alloggi per i catechisti a Gujrat.

Nella parrocchia del Santo Rosario a Gujrat (diocesi di Islamabad-Rawalpindi) 7 catechisti sono il motore delle attività pastorali per 2.000 famiglie cristiane. Per agevolarli in questo loro impegno a tempo pieno la parrocchia mette a loro disposizione dei semplici alloggi in cui vivono con le loro famiglie. Tre delle casette che risalgono agli anni '60 non sono più sicure, le manutenzioni non sono sufficienti, per cui devono essere abbattute e ricostruite. Con il nostro dono contribuiremo all’acquisto dei materiali per la costruzione di 3 alloggi per i catechisti e le loro famiglie.

 

 

Libano - Questione di sopravvivenza: 1 anno di aiuti alimentari per 500 famiglie cristiane a Menjez.

In molte regioni del Paese la gravissima crisi economica e l'emarginazione subita per motivi religiosi hanno ridotto sul lastrico molti cristiani. Accade anche a Menjez, dove le Missionarie francescane del Sacro Cuore distribuiscono aiuti alimentari a 500 famiglie cristiane. Le risorse mancano e le suore non riescono più ad assicurare i pacchi alimentari contenenti olio, legumi, zucchero, farina, riso, tonno e, per le famiglie che hanno bambini, anche latte in polvere. Con il nostro contributo le suore potranno continuare a nutrire 500 famiglie cristiane povere.

 

Aiutiamo i cristiani di Libano e Pakistan

Da anni il Libano soffre per la continua emigrazione della popolazione cristiana, e ciò aumenta il rischio che il cristianesimo scompaia dal Medio Oriente.

In Pakistan i cristiani sono oggetto di attacchi da parte degli estremisti islamici e non viene assicurata loro giustizia.

 

Aiutiamo i cristiani di Libano e Pakistan

Da anni il Libano soffre per la continua emigrazione della popolazione cristiana, e ciò aumenta il rischio che il cristianesimo scompaia dal Medio Oriente.

In Pakistan i cristiani sono oggetto di attacchi da parte degli estremisti islamici e non viene assicurata loro giustizia.

 

Libano: aiutiamo i bambini orfani e abbandonati

Dal 2019 nel Paese regnano rabbia, sconforto e disperazione per la gravissima crisi economica, sociale e politica. L’80% della popolazione vive in povertà, le famiglie a fatica riescono a sfamarsi e a pagare l’affitto, tante finiscono in strada. I bambini sono le vittime più indifese, e ad assistere quelli abbandonati o rimasti orfani ci sono soltanto le strutture cattoliche.
A Jezzine, le suore maronite della Sacra Famiglia accudiscono 25 bambini, nutrendoli anche di un amore che non hanno mai conosciuto.
La direttrice, suor Rose-André Imad, fa sempre più fatica a far quadrare i conti, sia quelli della spesa quotidiana sia quelli dell’elettricità che ha raggiunto costi insostenibili. Lei e le sue consorelle Vi chiedono aiuto per far fronte alle necessità alimentari e per l’acquisto di pannelli solari che eviterebbero i costi della bolletta elettrica.




Cari benefattori e amici di ACS Italia,

sono suor Rose-André Imad e Le scrivo da Jezzine, una città del Libano distante 70 chilometri dalla capitale Beirut. Il Medio Oriente – a cui il mondo intero, in questo drammatico momento storico, guarda con grande apprensione – per noi cristiani ha un valore inestimabile. Qui ha avuto origine la nostra fede, qui ci sono i luoghi sacri legati alla Natività e agli altri misteri della vita del Signore.
Nonostante sia così antica, la presenza cristiana si riduce ogni giorno di più, e quanto sta accadendo in queste settimane aumenta la nostra angoscia.
Per molte famiglie cristiane l’emigrazione è, ormai da molti anni, l’unica possibilità per sopravvivere. Amano la loro patria, ma le conseguenze dei conflitti e delle crisi economiche sono per loro particolarmente gravi, anche per l’emarginazione che subiscono in società sempre più islamizzate. I loro salari sono insufficienti a portare il cibo in tavola e anche le medicine sono un bene di lusso. Emigrare, dunque, sembra inevitabile.


Cosa possiamo fare per fermare questo esodo?


Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), alla quale ci rivolgiamo sempre con speranza, condivide questa nostra sofferenza e realizza ogni anno decine di iniziative che ci consentono di rimanere nella nostra patria, perché non è possibile  immaginare il Medio Oriente senza cristiani.

In questi tempi difficili mi sono rivolta ad ACS per la sopravvivenza dell’orfanotrofio di cui sono responsabile a Jezzine e che si prende cura di bambini abbandonati o senza più genitori. Ma siamo in tanti a bussare al cuore generoso dei benefattori di ACS. Abbiamo bisogno di aiuto affinché il cuore del cristianesimo continui a battere e i nostri fratelli non si sentano dimenticati.


Insieme ci inginocchiamo davanti a Dio che si fa Bambino e, con gratitudine, invio gli auguri miei e di tutte le comunità cristiane del Medio Oriente per il Santo Natale.


Jezzine, 10 novembre 2023


                    Suor Rose-André Imad
                    Responsabile orfanotrofio di Jezzine (Libano)
 

 

 

Libano: aiuto ai bambini cristiani poveri

Le due scuole delle Suore di Nostra Signora del Buon Servizio si trovano a Jabboulé e a Jdeidet El Fakiha, nella valle della Bekaa.

Da quattro anni il Libano vive una disastrosa crisi economica che colpisce anche le scuole cristiane, fondamentali nel sistema scolastico libanese. L’aumento dei prezzi causato dall’inflazione, che ha ormai raggiunto il 200%, colpisce le famiglie degli studenti, gli insegnanti e anche le religiose che, con grande fatica, sono finora riuscite a garantire il funzionamento delle due scuole.

Suor Jocelyne Joumaa e Suor Joumana Arida sono preoccupate per i ragazzi che provengono da famiglie cristiane particolarmente povere e vogliono donare a 100 di loro i libri scolastici.

Con il tuo contributo aiuterai 100 ragazzi di famiglie povere a continuare gli studi!

Aiutiamo i cristiani di Siria, Iraq e Libano

In alcune aree i cristiani vivono in condizioni peggiori rispetto a quelle sperimentate durante l’occupazione dell’ISIS. In Siria il numero di cristiani è crollato da 1,5 milioni del 2010 ai circa 500.000 attuali. In Iraq la comunità è scesa da 1,5 milioni del 2000 a circa 250.000. I Pastori della Chiesa che è in Libano mettono in dubbio la sopravvivenza a lungo termine della comunità.

 

Libano: aiuto ai bambini cristiani poveri

Le due scuole delle Suore di Nostra Signora del Buon Servizio si trovano a Jabboulé e a Jdeidet El Fakiha, nella valle della Bekaa.

Da quattro anni il Libano vive una disastrosa crisi economica che colpisce anche le scuole cristiane, fondamentali nel sistema scolastico libanese. L’aumento dei prezzi causato dall’inflazione, che ha ormai raggiunto il 200%, colpisce le famiglie degli studenti, gli insegnanti e anche le religiose che, con grande fatica, sono finora riuscite a garantire il funzionamento delle due scuole.

Suor Jocelyne Joumaa e Suor Joumana Arida sono preoccupate per i ragazzi che provengono da famiglie cristiane particolarmente povere e vogliono donare a 100 di loro i libri scolastici.

Con il tuo contributo aiuterai 100 ragazzi di famiglie povere a continuare gli studi!

Le consacrate in Libano chiedono aiuto

Da tre anni il Libano sta attraversando la peggiore crisi della sua storia. L'economia è crollata, l'inflazione raggiunge quote vertiginose, l'approvvigionamento pubblico di elettricità funziona al massimo una o due ore al giorno e, di conseguenza, molti stanno pensando di lasciare il paese. Secondo le Nazioni Unite, tre quarti della popolazione vive attualmente in povertà.

Nonostante la situazione di emergenza, 18 Suore Missionarie del Santissimo Sacramento si prendono cura della popolazione di 24 villaggi poveri e remoti. Gli spostamenti sono lunghi, la benzina, la manutenzione dell’auto e il materiale catechetico hanno dei costi che non possono sostenere. Per questo ACS Italia chiede il sostegno dei benefattori per fa sì che le consacrate possano continuare la loro missione.

"In questi tempi estremamente difficili e segnati da sfide enormi, cerchiamo di dare testimonianza nella zona rurale. Con il nostro servizio fedele ed efficace alla Chiesa in questa parte del mondo possiamo ispirare altri a vivere la loro vita di fede in pienezza, nonostante le grandi difficoltà. Così trasmettiamo la fede alle generazioni future", afferma la superiora Maguy Adabashy.

L'apostolato delle Suore consiste in visite ad anziani e malati, preparazione dei bambini alla Prima Comunione, aiuto alle famiglie bisognose e insegnamento nella scuola domenicale. Per avvicinare bambini e giovani alla fede cristiana e alle Sacre Scritture, quattro volte all'anno, organizzano eventi di più giornate chiamati "campi biblici".

Le Suore Missionarie del Santissimo Sacramento necessitano di aiuto: dona per loro e insieme ad Aiuto alla Chiesa che Soffre sostieni il loro mandato missionario!

Aiutiamo i cristiani di Siria e Libano!

Paradossalmente, diversi segnali indicano come in alcune aree del Medio Oriente i cristiani vivano in condizioni peggiori rispetto a quelle vissute durante l’occupazione da parte dello Stato Islamico (ISIS).

Vi sono prove che dimostrano come la minaccia alla sopravvivenza di alcune delle comunità cristiane più antiche al mondo si sia notevolmente aggravata. L’involuzione è particolarmente marcata in Siria dove, nel giro di un decennio, il numero di cristiani è crollato da 1,5 milioni (il 10 per cento della popolazione) del 2011, prima dell’inizio della guerra, ai circa 300.000 attuali (meno del 2 per cento della popolazione).

All’indomani delle esplosioni avvenute a Beirut il 4 agosto 2020, il cui impatto maggiore è stato avvertito nel quartiere cristiano, i leader della Chiesa libanese hanno messo in dubbio la sopravvivenza a lungo termine della comunità.

Fonte: Perseguitati più che mai, p. 10

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Schenken Sie armen und kranken Menschen im Libanon und in Syrien Hoffnung!

 

 

 

Syrien noch im ausnahmezustand

DANK IHRER SPENDE WIRD DAS ZENTRUM ST. PETER WEITERHIN FAMILIEN MIT ALTEN MENSCHEN UND KINDERN HELFEN KÖNNEN

WIE DURCH EIN WUNDER DEN KRIEG ÜBERLEBT
In den elf Kriegsjahren haben tausende Familien in Marmarita im Tal der Christen Zuflucht gefunden. Die Einwohner des Ortes haben mit ihnen das Wenige, das sie hatten, geteilt, aber die Rettung kam für sie durch das Wirken des Zentrums St. Peter, das im Jahr 2011 von den Missionaren des heiligen Paulus gegründet wurde.

ALLEN HELFEN, JEDEM EINZELNEN
Für das Zentrum ist es nicht leicht, allen Familien zu helfen, vor allem jenen mit Kindern und alten, oft kranken Menschen, doch alle, die um Hilfe bitten, erhalten Unterstützung: Essen, Kleidung, Hilfe für pflegebedürftige, alte Menschen und die Eingliederung der Kinder in die verschiedenen Schulen.

BITTE HELFEN SIE, DAMIT FAMILIEN MIT KINDERN UND ALTEN MENSCHEN WEITERHIN UNTERSTÜTZT WERDEN KÖNNEN!

Die wirtschaftliche Lage im halbzerstörten Syrien ist katastrophal und hindert diese Familien daran, auf eigenen Füßen zu stehen. Die Deckung ihrer Grundbedürfnisse stellt für das Zentrum eine große finanzielle Belastung dar, und der Leiter, Pater Walid Iskandafy, befürchtet, dass er bald nicht mehr die Mittel haben wird, diesen Familien beim Überleben zu helfen.

Libanon am abgrund

DANK IHRER SPENDE WIRD DAS PSYCHIATRISCHE KRANKENHAUS VOM KREUZ WEITERHIN ERWACHSENE UND KINDER BEHANDELN KÖNNEN

KRANKE, DIE NIEMAND SONST AUFNIMMT
Das Krankenhaus befindet sich auf einer Anhöhe in der Hauptstadt Beirut und wurde im Jahr 1930 von den Franziskanerinnen vom Kreuz gegründet. Heute beherbergt es mehr als 800 Erwachsene und Kinder mit schweren psychischen Erkrankungen; viele von ihnen wurden gerade aufgrund ihrer Krankheit von der Familie verlassen.

FACHÄRZTLICHE VERSORGUNG UND VIEL LIEBE
Auf den vier Stationen (Unsere Liebe Frau, St. Dominik, St. Michael und St. Joachim) arbeiten Ärzte und Pflegepersonal, die auf psychiatrische Krankheiten spezialisiert sind. Die Ordensschwestern leiten das Krankenhaus und kümmern sich auf liebevolle Weise darum, dass niemand einsam und ohne die Wärme einer Familie sein muss.

BITTE HELFEN SIE, DAMIT DIE KRANKEN MENSCHEN WEITERHIN GEPFLEGT WERDEN KÖNNEN!
Die anhaltende Wirtschaftskrise im Libanon, die die Inflationsrate auf 210 % getrieben hat, schiebt das Krankenhaus auf den Abgrund zu. Die ständige Sorge der Leiterin, Schwester Jeannette Abou Abdallah, und ihrer Mitschwestern ist es, genügend Mittel zu haben, um Mahlzeiten und spezifische Arzneimittel zu bezahlen. Sie fürchten, nach und nach die Zahl der Kranken reduzieren zu müssen, bis hin zu einer Schließung des Krankenhauses.