TANZANIA. Un aiuto per la formazione di 26 novizie
Da più di due anni gli abitanti della Diocesi di Moshi, nel nord-est della Tanzania, sono colpiti da siccità e scarsi raccolti. Molte persone mendicano a causa della fame. Il prezzo delle derrate alimentari aumenta quotidianamente. Ai più le cure mediche sono inaccessibili e, come se non bastasse, i medici degli ospedali pubblici sono spesso in sciopero. I poveri non possono nemmeno lontanamente sognare di essere curati in cliniche private.
Le Suore dello Spirito Santo aiutano la popolazione bisognosa: lavorano come educatrici nelle scuole dell’infanzia, come maestre ed infermiere. Nei centri di cura che costoro dirigono, curano anche quei pazienti che non possono pagare per i trattamenti ricevuti. Le suore stesse sono povere: ricevono un salario mensile di 55 euro se lavorano in ospedale o nelle scuole dell’infanzia, e da 10 a 45 euro se lavorano nelle parrocchie a sostegno del parroco. Per queste religiose la situazione non è facile: basti pensare che un litro di benzina o un chilo di riso costano più di un euro. Usano la macchina solo per le strette necessità lavorative ma, nonostante ciò, spesso non riescono ad avere i soldi per comprare la benzina. Come se ciò non bastasse, spesso ci sono cali di corrente per cui le suore devono attivare a mano un generatore a diesel.
Le religiose, oltre ai numerosi lavori che svolgono per servire il prossimo, devono anche provvedere alla propria sussistenza: lavorano i campi coltivando verdura e mais, allevano conigli, maiali e galline, e possono contare su un campo di banani. Con tutto ciò riescono a malapena e a coprire i costi del convento e non rimane più denaro per altre cose.
Attualmente questa comunità è formata da 26 novizie che devono essere introdotte alla vita religiosa ed acquisire contemporaneamente una formazione pratica affinché possano servire Dio, i poveri e la Chiesa. Durante la loro formazione seguono corsi di: Storia della Chiesa, Missionologia, Storia del proprio Ordine, Inglese, Psicologia, Antropologia Cristiana e Teologia Morale. Inoltre, poiché nella regione nella quale vivono sono presenti diverse etnie, le religiose devono conoscerne culture e modi di vivere. Per di più, oltre a ciò, le suore acquisiscono importanti abilità pratiche.
Tale comunità non ha i mezzi per finanziare autonomamente la formazione delle 26 novizie. È per questo che costoro si rivolgono a noi con fiducia: Aiuto alla Chiesa che Soffre ha pertanto deciso di stanziare loro un contributo pari a 10.000 euro, ossia 28 euro mensili per ciascuna novizia. Una piccola somma, però necessaria, affinché queste giovani donne della Tanzania possano seguire la chiamata di Dio e porsi al servizio dei più bisognosi.
20/07/2012 - 02:00
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