Covid in Pakistan: aiuti di emergenza per sacerdoti, catechisti e famiglie più bisognose

La Repubblica islamica del Pakistan è stata duramente colpita dalla pandemia di coronavirus e le conseguenze sono ricadute in particolare sulla minoranza cristiana del Paese. Anche in tempi normali i cristiani sono gravemente svantaggiati e discriminati. Appartenendo per la maggior parte alle fasce più povere della società, difficilmente hanno la possibilità di vivere dignitosamente. Molti sono disoccupati e i loro figli sono stati costretti ad abbandonare la scuola. Le agenzie umanitarie locali di solito aiutano solo i musulmani, e anche quelle statali spesso escludono i cristiani e le altre minoranze.

La stessa Chiesa cattolica è stata duramente colpita dalle conseguenze economiche della pandemia. Per molto tempo le chiese sono state chiuse e le raccolte domenicali si sono ridotte al lumicino. ACS vuole aiutare i 40 sacerdoti, 55 catechisti e le famiglie più bisognose della diocesi di Islamabad-Rawalpindi con un contributo di 30.000 euro. La fondazione pontificia intende aiutare anche 1.600 famiglie cristiane bisognose nella provincia del Punjab con altri 30.000 euro. 

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