Bielorussia. Costruzione di un monastero con un centro pastorale per i Cappuccini di Molodetschno

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Già nel 1990, appena dopo la caduta della Cortina di Ferro, i Cappuccini arrivarono in Bielorussia. Attualmente, gli oltre 40 monaci sono la maggiore comunità religiosa cattolica maschile in questo paese dell’Europa dell’est che, fino al 1991, fece parte dell’Unione Sovietica. Più della metà di essi sono già stati ordinati sacerdoti. Fratel Andrei Zylewicz, viceprovinciale, ci scrive: “Solo cinque di questi Cappuccini sono polacchi; il resto sono bielorussi. Ciò dimostra che i Cappuccini, in condizioni estremamente dure apportano un contributo molto importante alla vita della società; fanno parte della realtà ecclesiale bielorussa. La trasmissione di valori e della visione cristiana dell’uomo rappresenta una grande sfida per una società che è in continua evoluzione”.   I Cappuccni lavorano in sette parrocchie e mettono una speciale attenzione al lavoro con i giovani. Oltre all’impegno parrocchiale, impartiscono anche lezioni di religione e di catechesi nelle scuole, negli asili e nelle scuole per non vedenti. Organizzano anche campeggi per giovani e bambini. “Per molti bambini è l’unica possibilità di trascorrere le vacanze fuori città”, ci scrive fratel Andrei.       Nella città di Molodetschno, dove i Cappuccini sono presenti dal 1998, 200 bambini e 40 giovani si recano al campeggio e questo dimostra il grande interesse che suscita il lavoro dei religiosi. La città conta 100.000 abitanti; tra il 20 e il 25% sono cattolici. Al principio, la Santa Messa si celebrava ai piedi di una croce, alle intemperie e, più tardi, in una tenda militare. Alla fine, costruirono un cappella nella quale non solo si celebra la Messa, ma dove si riuniscono anche i bambini e gli adulti per la catechesi ed altre attività. E’ prevista una piccola abitazione per il sacerdote.     Nel frattempo, lo spazio che è rimasto è poco per lenumerose attività della parrocchia e non permette ai monaci di condurre una vita religiosa. Per questa ragione, hanno deciso di erigere un monastero con un centro pastorale e Aiuto alla Chiesa che Soffre ha deciso di appoggiare questo progetto con 25.000 euro.