ACS Italia invia 100.000 euro ai cristiani di Gaza

La Sezione italiana di Aiuto alla Chiesa che Soffre ha accreditato alla Sede internazionale della Fondazione pontificia i fondi raccolti a seguito della presentazione dei recenti progetti a sostegno dei cristiani minacciati e sofferenti. In particolare, sono stati trasferiti 100.000,00 euro che saranno destinati agli aiuti di emergenza necessari alle famiglie cristiane di Gaza, Cisgiordania e Gerusalemme Est.

A Gaza la maggior parte dei cristiani ha trovato rifugio nella parrocchia cattolica della Sacra Famiglia. Con centinaia di famiglie che si affollano nei recinti della chiesa, cibo, medicine e acqua scarseggiano. ACS impiegherà grazie alla collaborazione del Patriarcato Latino di Gerusalemme i fondi donati dai benefattori italiani, al fine di garantire alle comunità cristiane isolate nella Striscia di Gaza una fornitura costante di beni di prima necessità, tra cui kit igienici, farmaci, alimenti e carburante.

Nonostante sia incentrato sulla Striscia di Gaza, il conflitto ha avuto un forte impatto anche sui circa 37.000 cristiani palestinesi della Cisgiordania e sui 10.000 di Gerusalemme Est, i quali dipendono fortemente dal turismo per ottenere un reddito. Con la cessazione del flusso di pellegrini e turisti, molti cristiani locali hanno perso la loro principale fonte di retribuzione, mentre altri non sono in grado di recarsi al lavoro a causa della chiusura dei posti di blocco e di altre restrizioni. ACS sta collaborando con il Patriarcato per fornire assistenza di emergenza anche alle comunità cristiane di Cisgiordania e Gerusalemme Est. Tale assistenza comprende principalmente supporto medico, buoni pasto e aiuti di sussistenza per l’affitto e le bollette relative alle utenze domestiche, come acqua ed elettricità.