Doniamo un tetto sicuro al seminario minore di Makoua

Nella notte tra il 7 e l’8 giugno 2022, un tornado ha travolto l’area di Makoua nella Repubblica Democratica del Congo causando gravi danni al seminario minore di San Pio X. Gran parte del soffitto è crollato e molti letti nel dormitorio sono stati spazzati via.

Grazie a Dio, non ci sono stati feriti gravi o vittime. “Ringraziamo il Signore per aver preservato il seminario e i suoi insegnanti da un destino ben peggiore”, ha detto uno dei 69 seminaristi coinvolti che si sono trovati da un momento all’altro senza un tetto sulla testa.

Sono state fatte riparazioni provvisorie per non rinunciare ai momenti di preghiera e alla Santa Messa, ma c’è bisogno di costruire un tetto solido e sicuro. Contando sulla generosità dei benefattori, vogliamo donare 25.000 euro.  

Nel 2023 il seminario minore festeggia il suo 70° compleanno, essendo stato fondato nel 1953 da missionari francesi. Oggi è la casa di 69 giovani, i quali sperano di passare al seminario maggiore dopo aver completato la formazione di base.

Aiuto alla Chiesa che Soffre ringrazia in anticipo i benefattori e le benefattrici che doneranno un luogo sicuro ai giovani seminaristi di Makoua!

A Kinshasa ACS sostiene la formazione di 59 seminaristi

Per la Chiesa cattolica, l'Africa è un continente di speranza. Un cattolico su cinque, una religiosa su otto e un sacerdote su nove nel mondo oggi vivono nel continente africano. Per i seminaristi la proporzione è ancora più alta: uno su quattro. Il numero delle vocazioni sacerdotali cresce di anno in anno, di conseguenza la Chiesa in Africa si sforza di fornire un'intensa formazione spirituale, umana e intellettuale per questi suoi futuri pastori, ma per fare ciò ha bisogno di un sostegno finanziario esterno.

È il caso della Repubblica Democratica del Congo. Attualmente sono 59 i giovani che studiano per il sacerdozio presso il Seminario maggiore Papa San Giovanni XXIII a Kinshasa. La situazione finanziaria del seminario era già difficile prima, ma è stata ulteriormente aggravata dalla pandemia da coronavirus. I fedeli cattolici locali erano già poveri, ma ora il seminario non può aspettarsi alcun sostegno significativo da loro. Le famiglie dei seminaristi sono altrettanto povere.

Nessuna vocazione deve tuttavia andare persa per mancanza di denaro. Per questo proponiamo un contributo di 30.000 euro per il sostegno e la formazione continua di questi cinquantanove studenti di teologia. Vuoi aiutarci anche tu?

Comunità cristiane fra pandemia e persecuzione

Comunità cristiane fra pandemia e persecuzione

Il dramma delle comunità cristiane in India, Nigeria e
Repubblica Democratica del Congo tra pandemia e persecuzione

Aiutiamo i Sacerdoti offrendo per la celebrazione di Sante Messe!

Le vostre offerte per Sante Messe aiuteranno le comunità cristiane:

  • della Nigeria, afflitte da terrorismo e coronavirus.

Sosterrete i pastori della Chiesa nella loro opera atta a fronteggiare l’emergenza coronavirus che ha aggravato la condizione dei Cristiani vittime, soprattutto nel Nord, degli estremisti islamici di Boko Haram. Le Vostre offerte per Sante Messe, un aiuto indispensabile in questa situazione di grave tensione sociale e sanitaria, giungeranno ai Sacerdoti impegnati nelle diocesi di Sokoto, Bomadi e Jalingo.

  • dell’India, povere e perseguitate dal fondamentalismo induista.

Aiuterete i ministri di Dio a proseguire il servizio sacerdotale e umanitario nelle zone in cui il coronavirus si è maggiormente diffuso e sosterrete i Cristiani poveri e perseguitati dal fondamentalismo induista. In molte diocesi i Sacerdoti vivono nella paura per l’ostilità con cui viene visto il loro sostegno ai “dalit”, i più poveri tra i poveri. Le Vostre offerte li aiuteranno ad assistere chi è rifiutato da tutti nelle diocesi di Agartala, Bombay e Cuttak.

  • della Repubblica Democratica del Congo, sofferenti per coronavirus, carestie ed ebola.

Anche in questi mesi più difficili del normale a causa del coronavirus, delle carestie e dell’ebola, il servizio dei religiosi non si è fermato neanche nelle zone flagellate da scontri armati tra gruppi di ribelli. A causa di tanta violenza migliaia di Cristiani sono nella disperazione e solo i Sacerdoti rappresentano per loro un punto di riferimento e l’unica fonte di aiuto concreto. Delle Vostre offerte per Sante Messe beneficeranno i Sacerdoti delle diocesi di Bukavu, Luebo e Kabinda.

Ecco come puoi aiutarli concretamente

  • Messe ordinarie: possono essere celebrate per i vivi e in suffragio dei defunti (offerta suggerita: euro 10)
  • Tridui: sono tre Messe celebrate per tre giorni consecutivi (offerta suggerita: euro 30)
  • Novene: sono nove Messe celebrate per nove giorni consecutivi (offerta suggerita: euro 90)
  • Ciclo di Messe Gregoriane: vengono celebrate dallo stesso Sacerdote per 30 giorni consecutivi. Se offri per la celebrazione di uno o più Cicli riceverai, oltre alla lettera di ringraziamento, un cartoncino con la data di inizio, la località in cui si celebra e il nome del caro defunto (offerta suggerita: euro 300). 
     

Coronavirus nel mondo: costituiamo un fondo di emergenza per i cristiani più sofferenti

Immagine di Coronavirus nel mondo: costituiamo un fondo di emergenza per i cristiani più sofferenti

Per far fronte alle conseguenze del coronavirus sono impegnati non soltanto i medici, ma anche migliaia di sacerdoti e suore. Ogni giorno portano aiuti materiali e conforto spirituale ai più poveri e agli oppressi, spesso soli e abbandonati. Aiuto alla Chiesa che soffre intende essere al loro fianco con questi progetti.

***

2 iniziative in Africa Due Paesi caratterizzati dalla violenza e dall'oppressione dei cristiani. In particolare, in Burkina Faso, negli ultimi mesi l’estremismo islamico con sanguinosi attentati colpisce i cristiani nel nord del Paese.

  • Burkina Faso: aiuti ai sacerdoti e alle suore nella diocesi di Dori
  • Repubblica Democratica del Congo: aiuti ai sacerdoti nella diocesi di Bukavu

3 iniziative in Asia Tre Paesi che vivono una situazione di grave povertà nella quale la Chiesa rappresenta la risposta anche ai bisogni materiali dei fedeli. In particolare in India, dove i religiosi e le religiose sono gli unici ad aiutare i Dalit, i più poveri tra i poveri.

  • India: aiuti alle suore nella diocesi di Hazaribag
  • Filippine: aiuti alle suore nella diocesi di San Jose
  • Myanmar: aiuti alle suore nella diocesi di Pekhon

3 iniziative in Medio Oriente Tre Paesi segnati dal terrorismo e dalla guerra che in Siria si combatte da nove anni, e dalle conseguenze delle atroci violenze con cui l’ISIS ha perseguitato i cristiani in Iraq e in Egitto.

  • Egitto: aiuti ai volontari di 25 parrocchie della diocesi di Alessandria d’Egitto
  • Siria: aiuti ai sacerdoti e alle suore nella diocesi di Aleppo
  • Iraq: aiuti ai sacerdoti e alle suore nella diocesi di Mosul 

2 iniziative in America Latina Due Paesi in cui ampie fasce della popolazione vivono al di sotto della soglia di povertà: Venezuela, a causa di un regime politico opprimente, e Haiti, per una cronica situazione di gravissimo sottosviluppo economico.

  • Venezuela: aiuti ai sacerdoti e alle suore nella diocesi di Barquisimeto
  • Haiti: aiuti ai sacerdoti e alle suore nella diocesi di Cap Haïtien

Grazie di cuore!

 

 

Nella diocesi di Lisala ripariamo un battello danneggiato

Immagine di Nella diocesi di Lisala ripariamo un battello danneggiato

Nella Repubblica Democratica del Congo, diocesi di Lisala, ripariamo un battello danneggiato

La diocesi di Lisala copre un area di 67.600 kmq ed è attraversata dal fiume Congo e dai suoi numerosi affluenti. Le vie fluviali sono quindi vitali per la vita della Chiesa in quest’area del Paese. Il principale battello diocesano, il "Magnificat", nel settembre 2018 è stato gravemente danneggiato dall’impatto con un grande albero durante una bufera mentre navigava verso Kinshasa. Sacerdoti e personale di bordo hanno cercato di ripararlo ma il danno era troppo grave: due motori erano fuori uso e la riparazione del foro provocato dall’impatto richiedeva un intervento specialistico. La diocesi si è rivolta ad ACS per un aiuto e noi abbiamo promesso loro 8.800 euro, affinché il battello possa riprendere presto la sua navigazione.

Dona ora per contribuire alla riparazione del "Magnificat"!

 

 

 

Costruzione di una cappella a Murhala

Immagine di Costruzione di una cappella a Murhala
Murhala è una piccola e dinamica città che si trova a soli cento metri dalla statale che collega Bukavu, capoluogo del Kivu Meridionale, a Goma. Dei 13.000 abitanti, 9.000 sono cattolici. Ogni mattina alle sei, tanti fedeli si riuniscono per recitare insieme il Rosario e celebrare la Santa Messa. Gli abitanti di Murhala sono molto devoti a San Nicola di Flüe che pregano ogni giorno supplicandolo di restaurare finalmente la pace in una regione dilaniata dalla guerra e dalla violenza ormai da molti anni.     l più grande desiderio della comunità cattolica locale è di costruire una cappella intitolata a questo Santo. I fedeli ora non hanno una Chiesa in cui riunirsi e pregare e sono costretti a usare una vecchia casa di legno malridotta. Tutta la comunità si sta impegnando per trasformare il sogno di una nuova Chiesa in realtà. Ognuno di loro ha trasportato sabbia, pietre e mattoni. La gente del luogo è molto povera: alcuni vivono dei frutti dei piccoli fazzoletti di terra che possiedono, altri hanno delle piccole attività con le quali riescono a sfamare la propria famiglia. Senza un aiuto esterno non potranno mai terminare i lavori.   Il loro parroco, padre Jean de Dieu Karhabalala Mufungizi, ci scrive: «Bussiamo alla porta dei fratelli di Aiuto alla Chiesa che Soffre, perché ci aiutino a costruire una nuova cappella. Per riportare la pace ci vuole qualcosa di buono e tangibile. Riunire i cristiani davanti a Dio è il modo migliore di unirli nella pace e nell’armonia. Possiamo costruire il nostro Paese edificando luoghi in cui la gente può riunirsi. Possiamo portare la pace ad un popolo, mostrandogli il volto pacifico di Dio. Questo è ciò che facciamo a Murhala». Aiuto alla Chiesa che Soffre ha promesso 50.000 euro. Così la cappella sarà costruita e diverrà un luogo di pace. Contribuite anche voi! Fate un’offerta!   Sostenete i cristiani della Repubblica Democratica del Congo anche attraverso la vostra preghiera. Ecco il testo della Novena che abbiamo recitato a dicembre per la fine della guerra in questo Paese martoriato. Recitatela ancora!

Aiuti alla formazione di 52 seminaristi

Immagine di Aiuti alla formazione di 52 seminaristi
Fra il 1885 ed il 1887 a Namuongo furono assassinati 22 ragazzi a causa della loro fede in Cristo. Fra costoro vi era anche Mbaga Tuzinde, di 17 anni:  nonostante la supplica dei suoi genitori a rinnegare la propria fede per aver salva la vita, non rinnegò mai il Cristo e per tale motivo venne ucciso.     Questo giovane santo africano, proclamato patrono dei seminaristi e dei novizi, dà anche il nome al Seminario Maggiore di Murhesa, nell’est della repubblica Democratica del Congo. Qui la gente conosce quotidianamente cosa siano le vere necessità e la morte: dal 1998, più di 6 milioni di persone hanno perso la vita a causa degli scontri armati e la violenza sembra non finire mai. Espulsioni, violenze di massa, sequestri, assassini e traffico di minori: questa è la triste realtà che affronta attualmente la popolazione. Dalla Seconda Guerra Mondiale in poi, nessun altro conflitto ha contato così tante vittime, ed è per questo che si è arrivati a parlare di Guerra Mondiale Africana.   Sono numerosi i sacerdoti ed i religiosi che hanno perso la propria vita per sostenere la popolazione. Nonostante ciò, ci sono giovani che continuano a sentire la chiamata di Dio. Attualmente, a Murhesa, studiano Filosofia 52 seminaristi che si preparano all’ordinazione sacerdotale. Nel Seminario, che esiste fin dal 1982, i giovani provenienti da 6 diocesi si formano per diventare preti ed offrire servizio alla propria gente.  Sfortunatamente il Seminario ha subito diversi attacchi e saccheggi. Inoltre qui la Chiesa è molto povera, e gli stessi seminaristi provengono da famiglie svantaggiate e numerose per cui non possono contribuire economicamente alla propria formazione. Il Seminario aveva cercato di coprire almeno le spese di sostentamento dei seminaristi e dei docenti mediante la coltivazione dei campi e l’allevamento degli animali, ma a causa dei conflitti tutto ciò è venuto meno. Tra l’altro i prezzi non cessano di salire e la crisi economica mondiale colpisce anche questo Paese. Per questa ragione il rettore del Seminario, p. Dominique Rutamujyanye, ha chiesto ad ACS un sostegno economico e gli sono stati promessi 21.000 euro.   Aiutaci a finanziare la formazione di 52 seminaristi nella Repubblica Democratica del Congo!