Una jeep per raggiungere i fedeli!

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Il Ciad è uno dei paesi più poveri al mondo e circa l’80% dei suoi 10 milioni di abitanti vive al di sotto della soglia di povertà. In questo stato dell’Africa Centrale, non è difficile accorgersi che più della metà della popolazione, il 58%, è musulmana. Anche il più piccolo villaggio, infatti dispone di almeno una moschea. I cristiani sono un quarto della popolazione e i cattolici appena il 7,9%. Il restante 16% dei ciadiani appartiene a religioni tradizionali.    La Chiesa Cattolica locale è molto giovane. Se già nel XVII secolo, l’ordine dei Cappuccini cercò di evangelizzare questa regione, è però solo nel 1929 che fu fondata la prima missione a Moundou. Nel 1957 fu ordinato il primo sacerdote ciadiano e solo tredici anni dopo, nel 1970, il secondo. La Diocesi di Moundou si trova nell’estremo sud del paese e secondo i dati dell’Annuario Pontificio 358.000 dei suoi 873.000 abitanti sono cattolici: una percentuale di gran lunga superiore alla media nazionale. Ma nonostante l’alto numero di fedeli, la diocesi conta appena 23 sacerdoti e 8 regolari.    I religiosi della Congregazione della missione, anche detti padri Vincenziani o Lazzaristi, sono presenti nella diocesi di Moundou dal 2011 e si occupano della parrocchia di Bebalem, che comprende 41 villaggi molto distanti fra loro. Fino a poco tempo fa, i tre religiosi avevano a disposizione soltanto due motociclette per raggiungere le diverse comunità, molte delle quali distano tra i 10 e i 30 chilometri da Moundou. Le strade in Ciad sono in pessime condizioni e ogni spostamento è molto pericoloso. Oltretutto alcuni villaggi non sono accessibili durante la stagione delle piogge e così tanti fedeli rimangono per mesi senza alcun sostegno pastorale.   Grazie al vostro aiuto, abbiamo potuto donare ai padri Vincenziani 11.600 euro per l’acquisto di un fuoristrada. Ora possono raggiungere i villaggi più lontani e amministrare i sacramenti anche quando le strade sono gravemente malridotte. E poi la jeep permette finalmente di trasportare più velocemente i malati in ospedale. I padri ci hanno scritto per ringraziarci di cuore, per ringraziare tutti voi!   Ma nel mondo ci sono tantissime diocesi che hanno bisogno di veicoli per la pastorale. I “veicoli per Dio” come li ha definiti il nostro fondatore, padre Werenfried van Straaten. Tantissime diocesi in cui un motoscafo, una piroga, due o quattro ruote in più significano permettere alla Chiesa di prendersi cura dei propri fedeli. Aiutateci! Fate un’offerta!