I sacerdoti romeni che oggi sono nell’età pensionabile, seguirono la loro vocazione quando la fede era perseguitata in Romania. Malgrado le minacce, l’oppressione e le grandi difficoltà, seguirono la chiamata di Dio e l’unica cosa che volevano per sé stessi era la grazia di poter seguire Gesù Cristo.   Attualmente, molti di loro sono anziani e necessitano di cure. Hanno bisogno di aiuto ma, spesso, i loro familiari sono emigrati o vivono molto lontano. Le case parrocchiali, nelle quali sono rimasti alcuni di questi sacerdoti anziani, benché non possono assistere le parrocchie, non sono in condizioni di assistere persone malate né è possibile accudire ventiquattro ore al giorno un paziente che ha bisogno di attenzioni.   Per questa ragione, la Diocesi di Iasi ha deciso di costruire una residenza per sacerdoti anziani. Il vescovo di Iasi, monsignor Petru Gherghel, ci scrive: “Questo progetto è molto importante e necessario per i sacerdoti della Diocesi di Iasi, poiché molti di loro non sanno dove andare quando vanno in pensione o si ammalano. La nostra intenzione è quella di aprire la residenza nel 2013. Per molti dei nostri sacerdoti (sia quelli che sono in pensione che quelli che stanno lavorando) è una sicurezza per il futuro. Per questo ci sforziamo di andare avanti con questo progetto e per questo vi chiediamo un aiuto”.     La casa è pensata per 18 sacerdoti e la struttura grezza è già in lista. Adesso c’è bisogno di aiuto per terminare l’edificio ed attrezzare il posto. Delle cure e della cucina si occuperanno le Serve di Gesù Cristo Sommo Sacerdote. I sacerdoti che vivono qui, contribuiranno con la loro pensione a coprire le spese correnti della residenza.   Aiuto alla Chiesa che Soffre vuole destinare 20.000 euro a questo progetto, affinché i sacerdoti anziani abbiano subito una casa dove passare la vecchiaia.