Ricostruiamo quattro cappelle distrutte dal tifone

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Nel 2013 un grave terremoto ed un terribile ciclone hanno distrutto vaste aree delle Filippine e causato la morte di migliaia di persone. Molte delle chiese e delle proprietà ecclesiastiche sono state rase al suolo, come il campanile della Basilica Minore del Santo Niño a Cebu, completamente sradicato dalla furia del tornado. In questa chiesa è custodita la statua del Bambino Gesù, portata dagli spagnoli nel 1521 e sin da allora venerata in tutto l’arcipelago.

Nel 2021 la Chiesa filippina festeggerà il cinquecentesimo anniversario. Ma è impossibile oggi pensare alle celebrazioni: l’unica priorità è di riuscire a far fronte alle gravissime difficoltà.

Anche se non tutte hanno ricevuto attenzione da parte dei media internazionali, negli  ultimi anni sono numerose le calamità naturali che hanno colpito il paese. Nel dicembre 2012 il tifone Bopha ha ucciso oltre mille persone e distrutto più di 10mila case. La maggior parte dei raccolti è andata persa e molti alberi sradicati dal tornado hanno bloccato le strade per lunghi periodi. La diocesi di Mati è stata tra le più affette dal ciclone: quattro parrocchie sono state demolite e tre piccoli villaggi spazzati via. Da allora la piccola diocesi fondata nel 1984 ha celebrato le varie funzioni in alcune tende.

Nonostante le gravi difficoltà, i 41 sacerdoti diocesani continuano a servire i circa 400mila fedeli, suddivisi in 19 parrocchie e circa 1200 piccole comunità. E i 1189 catechisti volontari continuano ad insegnare nelle 227 scuole elementari della regione.

  Il loro coraggio deve essere alimentato con il nostro sostegno. Abbiamo promesso 35.000 euro per la ricostruzione di quattro cappelle a Cateel, Baganga; Kinablangan e Lambajon. Aiutate anche voi questa Chiesa così vitale a riemergere dalle difficoltà. Fate un’offerta!