Libano, un Paese alla fame

Cibo per 2.500 famiglie cristiane a Zahleh

La catastrofica esplosione nel porto di Beirut del 4 agosto 2020 ha segnato il punto di non ritorno nella crisi del sistema economico e politico. I numeri sono drammatici: potere d’acquisto degli stipendi ridotto a un decimo, tasso di povertà al 74%, prezzi dei beni di consumo aumentati fino al 120%. A causa della carenza di elettricità (l’interruzione dell’erogazione dura anche 20 ore al giorno) e della mancanza di combustibile, gli ospedali hanno ridotto drasticamente la loro attività.

La priorità di migliaia di famiglie libanesi è trovare ogni giorno da mangiare e la Chiesa è in prima linea per la loro sopravvivenza. L’Arcidiocesi di Furzol e Zahleh, nella valle della Beqaa, chiede il Vostro aiuto per donare beni alimentari (tra cui zucchero, riso, latte e pane) a 2.500 famiglie cristiane. I Sacerdoti delle parrocchie provvederanno alla distribuzione del “cibo della speranza” ogni domenica alla fine della Santa Messa.