Libano. Attrezzature per la cucina e per la mensa di una casa per esercizi dei Carmelitani

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Fino a pochi anni fa il Libano era l’unico paese del Vicino Oriente con una popolazione a maggioranza cristiana. Nel frattempo la situazione è cambiata, poiché i musulmani rappresentano il 60% della maggioranza. Ogni volta, sempre più cristiani abbandonano il paese, come accade in tutta la regione. Ciò nonostante, il Libano continua ad essere all’origine di numerose vocazioni religiose.   Per questo, l’ordine dei Carmelitani conta in Libano sei monasteri e più di 30 monaci e la metà di essi ha meno di 35 anni d’età. Uno dei principali obbiettivi dei Carmelitani, presenti in questo paese dal 1643, è offrire ai cristiani una prospettiva per il futuro. Per questa ragione il Carmelo di Kobayat ha dato spazio ad una impresa di informatica , affinché crei nuovi posti di lavoro per i cristiani. In questo modo si vanno creando varie dozzine di posti di lavoro per questa popolazione, vicino alla frontiera siriana, lontani dalla capitale Beirut.     Ma i Padri Carmelitani si occupano anche  affinché i cristiani affermino la loro fede. Per questo hanno creato un centro nel quale celebrano giornate di riflessione e gli esercizi. Il centro conta una cappella, tre sale per le celebrazioni e 13 dormitori con 25 letti.   Certamente, l’uomo non vive di solo pane, ma, ciò nonostante, è importante che gli ospiti possano pranzare nel centro. Purtoppo, la mancanza di fondi rende difficile questa possibilità. I carmelitani ci hanno chiesto 15.000 euro per attrezzare la cucina e la mensa del centro.