Uno dei principali frutti di questo viaggio fu, secondo quanto detto, “l’inaugurazione di una nuova tappa nelle relazioni tra la Chiesa e lo Stato cubano, con uno spirito di maggiore collaborazione e fiducia”.
Certamente, ancora si registrano casi di discriminazione contro i cattolici praticanti, ma, poco a poco, i credenti perdono la paura e si trovano a vivere la Fede apertamente, secondo quanto assicura Ulrich Kny, capo della Sezione responsabile di Cuba di Aiuto alla Chiesa che Soffre.
Da poco è stato possibile tornare a consacrare la chiesa parrocchiale di Baracoa, nella Diocesi di Guantanamo-Baracoa. Questa diocesi, situata nell’estremo est dell’isola, fu eretta il 24 gennaio del 1998 da Papa Giovanni Paolo II durante il suo viaggio a Cuba e si trova in una delle zone più povere del paese. Nonostante ciò, la città di Baracoa è speciale perchè fu fondata nel 1511 dal conquistatore spagnolo Diego Velázquez nel primo luogo che calpestò Cristoforo Colombo a Cuba. Con gli spagnoli arrivò anche la fede cattolica nell’isola e la diffusione del Vangelo partì da Baracoa. La chiesa parrocchiale della città è la più antica dell’ isola, ma maca di opere di ristrutturazione (per molto tempo fu impossibile ristrutturare le chiese a Cuba); di essa rimanevano in piedi solo due campanili e quattro muri. Oggi, grazie all’apoggio di Aiuto alla Chiesa che Soffre (75.000 euro), è stato possibile ricostruirla.
Il Vescovo Wilfredo Pino Estévez disse nella consacrazione del 15 agosto 2012, alla festa dell’Assunzione: “Baracoa, a partire da oggi, ha una chiesa più bella e accogliente, come meritano Dio e i suoi abitanti. Una chiesa che accoglie tutti, che è aperta a tutti e che abbraccia tutti con la sua ombra benefica”. Il vescovo manifestò espressamente la sua gratitudine a Aiuto alla Chiesa che Soffre e noi vogliamo trasmetterla a tutti i nostri benefattori.