Cuba. Maggiore mobilità per la Chiesa cubana nell'Arcidiocesi di Santiago di Cuba

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L’economia cubana è inefficiente. Il Paese soffre a causa di un’economia pianificata che non è in condizioni di sfruttare realmente il potenziale dell’isola caraibica. Ad esempio, la produzione agraria non rende abbastanza per soddisfare il fabbisogno alimentare della popolazione e gran parte della superficie utilizzabile è rappresentata da campi incolti.   I motivi: uno sfruttamento insufficiente, la mancanza di fertilizzanti, carburanti e pezzi di ricambio per macchine e veicoli molto antiquati, oltre a siccità e cicloni. Di conseguenza, Cuba deve importare alimenti, il che peggiora una condizione dello Stato per sé inadatto.    Anche la mancanza di carburante e di pezzi di ricambio è un problema quotidiano per i sacerdoti che necessitano di un veicolo. A volte manca il gasolio e non possono ottenere i pezzi necessari per la riparazione o, semplicemente, manca il denaro per pagare. Il cattivo stato delle strade fa si che i vecchi veicoli necessitino sempre più di riparazioni.   Un esempio: l’Arcivescovo di Santiago di Cuba, monsignor Dionisio Guillermo Garcia Ibàñez, si è rivolto da poco  alla fondazione cattolica Aiuto alla Chiesa che Soffre per ottenere un appoggio per il mantenimento dei 42 veicoli utilizzati dai sacerdoti e religiosi della diocesi per i loro impegni pastorali e caritativi. Tra questi veicoli ci sono due camion grandi, sei piccoli, quattro minibus e sette fuoristrada, che sono i più adatti per il terreno montuoso. Alcuni di questi veicoli furono fabbricati negli anni quaranta dello scorso secolo. Le cattive condizioni delle strade nella Sierra Maestra danneggiano i veicoli e comportano un alto consumo di carburante. Inoltre, ci sono i grandi costi derivanti dal trasporto di materiale e degli operai per la costruzione del santuario nazionale di El Cobre – che si sta ampliando – ed altri lavori della diocesi. Al fine di ridurre i costi del parco auto, l’Arcidiocesi ha aperto una propria officina per le riparazioni e per il mantenimento.   Ma, indipendentemente da quanto siano alti i costi e da quanto siano vuote la casse, questi veicoli sono imprescindibili per le 16 parrocchie e le loro 225 filiali e per i 28 sacerdoti, 28 religiose e quattro religiosi delle arcidiocesi.   Per questa ragione, Aiuto alla Chiesa che Soffre appoggia anche quest’anno il mantenimento del parco auto  dell’Arcidiocesi di Santiago di Cuba con una somma totale di 12.000 euro.