Costruiamo un alloggio per il parroco di Itang

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  Il Vicariato Apostolico di Gambella si trova nell’Etiopia occidentale, al confine con il Sud Sudan, in un’area poverissima e sottosviluppata dove i bambini sono visibilmente malnutriti. Come in molte altre zone povere del mondo, anche qui il sostegno della Chiesa Cattolica alla popolazione è fondamentale. Al punto che in molti esclamano: “Quando arriva la Chiesa Cattolica tutto fiorisce. Dove c’è la Chiesa, c’è acqua. L’acqua del governo è inquinata, ma quella che porta la Chiesa è pura e potabile. Amiamo il vostro Dio. Per favore, venite anche qui!”. La Chiesa non ha portato soltanto l’acqua a Gambella, ma anche mulini per la macinazione del grano, scuole materne e sostegno allo sviluppo agricolo. I sacerdoti si impegnano fortemente anche nel promuovere la riconciliazione tra le diverse tribù locali, spesso in lotta tra loro.   Anche gli abitanti di Puol vorrebbero che la Chiesa arrivasse da loro, ma purtroppo il piccolo villaggio è pressoché irraggiungibile. L’unica strada esistente è assai difficile da percorrere e nella stagione delle piogge, quando il fiume Baro straripa, gli abitanti di Puol sono davvero tagliati fuori dal mondo per oltre quattro mesi. Durante questo periodo, l’unica visita che ricevono è quella del parroco, padre Desalegn Desale, che riesce a raggiungere il villaggio grazie al suo gommone.   Con il sostegno di Aiuto alla Chiesa che Soffre, la comunità cattolica di Puol ha finalmente una sua cappella. Fino allo scorso anno i fedeli dovevano riunirsi sotto gli alberi, ma ora hanno finalmente un luogo dove assistere alla Santa Messa, pregare, frequentare il catechismo e partecipare alle altre attività. Al momento, oltre 120 persone si stanno preparando a ricevere il sacramento del Battesimo. Padre Desalegn Desale vive nella città di Itang, ma si sposta spesso per raggiungere le tante piccole comunità che abitano le località più remote. Non è però semplice percorrere per tanti chilometri strade mal ridotte o percorsi di fortuna e padre Desalegn avrebbe bisogno di un alloggio a Poul che gli permetta di fermarsi per qualche giorno e di avere un punto d’appoggio per visitare i villaggi vicini.   Gli abbiamo promesso 25.000 euro.   Aiutate anche voi questo coraggioso sacerdote a portare avanti la sua missione. Fate un’offerta!   Per saperne di più sulle difficoltà della Chiesa in Etiopia leggete qui