Il Patriarca Sako lascia Baghdad in risposta al Presidente iracheno

Il Cardinale Louis Raphael Sako, Patriarca e guida della Chiesa Caldea irachena, ha pubblicamente annunciato la sua decisione di «ritirarsi dalla sede patriarcale di Baghdad» per recarsi «a Istanbul, in una chiesa, missione, in una dei monasteri nel Kurdistan iracheno». L'annuncio è stato dato in un comunicato inviato ad Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) e pubblicato in lingua araba sul sito ufficiale del Patriarcato caldeo il 15 luglio. Il porporato reagisce così ai «gravi eventi», alla «campagna deliberata e umiliante» condotta contro di lui nei giorni scorsi e alla «decisione del Presidente della repubblica di revocargli il decreto repubblicano, il che non ha precedenti nella storia dell'Iraq», ha dichiarato il Card. Sako.

L'attuale Presidente della Repubblica dell'Iraq ha scelto di revocare un decreto repubblicano firmato dall'ex Presidente Jalal Talabani. In virtù di tale decreto il Card. Sako era stato riconosciuto Patriarca e guida della Chiesa Caldea. Il decreto è stato revocato in quanto sarebbe privo di legittimità costituzionale.

La decisione di lasciare Baghdad è stata causata anche da «l'assenza di qualsiasi deterrente contro i colpevoli» e dal «silenzio del governo», prosegue il comunicato.

Il porporato ha definito la decisione presidenziale un atto «contro la comunità cristiana, che ha sofferto molto». Lunedì 10 luglio il Patriarca Sako aveva scritto una lettera aperta al Presidente Rashid, descrivendo la revoca del decreto come un «pericolo» senza precedenti per la comunità cristiana irachena, aggiungendo che, se il Presidente non avesse riconsiderato la sua decisione, avrebbe intentato una causa legale contro di essa.