La sua giovinezza e l'ingresso in Seminario

Quand’era giovane voleva diventare pittore, ma il padre desiderava che seguisse la sua strada e si dedicasse all’insegnamento. Nel 1932 s’iscrive allora all’Università di Utrecht per studiare Filologia classica. Ma Dio ha altri piani per lui e appena due anni dopo Philippus riceve la vocazione. E quando nel 1934 entra nell’abbazia premostratense di Tongerlo, in Belgio, prende il nome di Werenfried, «combattente per la pace». E lo era davvero un combattente. Sempre pronto a battersi per i perseguitati, i poveri, gli oppressi..   Uomo imponente, dalla figura robusta, il cui fervore appassionato coinvolgeva inevitabilmente chiunque lo ascoltasse. Chi lo conosceva, lo ha visto donare tutto ciò che aveva in tasca ad un povero davanti a un ristorante, rimanendo poi a digiuno. Lo ha visto predicare con fervore, senza mai stancarsi di testimoniare le difficoltà della Chiesa. Un grande mendicante di Dio, un pioniere della carità ecumenica, la cui unica vocazione era «asciugare le lacrime di Dio, dovunque Egli pianga». «Naturalmente – diceva – Dio non piange nei cieli, ma in terra…in tutti gli afflitti, in tutti i sofferenti…E non possiamo amarLo se non asciughiamo le loro lacrime».

werenfried nel 1935